Mass Effect: Paragon Lost
di Atsushi Takeuchi - Usa - Giappone - Canada - Corea del Sud, 2012
(84', Digitale, Versione originale con sottotitoli in italiano)

Di Mass Effect ne hanno già rovinato uno, riusciranno a fare di peggio? Chi non è addentro al mondo dei videogiochi, probabilmente, avrà sentito parlare magari solo di sfuggita di questa saga. Mi rivolgerò quindi prevalentemente ai fan, cercando comunque di non lasciar fuori nessuno. I profani considerino il fatto che Mass Effect può a tutti gli effetti essere considerato lo Star Wars del videogame. Non che ci siano particolari somiglianze a parte la fantascienza, lo dico prima di farmi linciare dagli intenditori; solamente possiamo considerarlo tale per l'impatto che ha avuto sul mercato delle console e pc, proprio come la creazione di George Lucas ebbe sul cinema ormai tanti anni fa e fermo restando che la qualità di intreccio del videogioco di Bioware dà una pista persino a Skywalker e soci. Almeno a mio modo di vedere.

Della trilogia di Mass Effect sono stato un avido giocatore, me li sono spolpati per bene uno dietro l'altro ed è stata amara la delusione del terzo episodio. Anch'io, come molti entusiasti, non ho per nulla digerito - tra gli altri piccoli disastri - il finale indegno che nemmeno con un aggiornamento a director's cut sono riusciti a riparare. Ma, per fortuna, questa pellicola si ambienta tra il secondo ed il terzo episodio della serie, per cui le premesse per fare bene ci sarebbero potute essere, giusto? E invece no. Spiace dirlo ma mi sono trovato davanti a quello che definirei un mero fan service e pure di livello piuttosto basso. Qualche pregio c'è: le musiche si ispirano direttamente a quelle del videogioco, riuscendo a ricreare quelle suggestioni già provate e soprattutto il finale è pertinente. Mass Effect verrà ricordato anche e soprattutto come un gioco di scelte, sempre più critiche via via che la trama si intensifica ed il tremendo dubbio che si troverà ad affrontare il protagonista, lo stesso Vega presente nel terzo episodio, rispecchia i dilemmi che si sono visti porre davanti i giocatori, laddove una decisione sbagliata, un temporeggiamento eccessivo potevano determinare la perdita di alleanze, opportunità o addirittura la vita di compagni a voi divenuti cari nel tempo.

Questo e molto di più erano i videogiochi originali: intrighi politici, razze aliene con motivazioni, storie e personalità, un universo ricreato con discreta attenzione ai dettagli che in questo film vengono spazzati via da una banalizzazione della narrazione, incentrata su azione e sparatorie troppo presenti nell'insieme a discapito di caratterizzazione di personaggi e luoghi, da una trama che non aggiunge nulla di rilevante in pentola e che si avvinghia fino al fastidio attorno a dei continui rimandi a Shepard, il protagonista della saga, senza per forza poterlo mai mostrare, poiché ogni giocatore poteva costruirsene uno con sembianze e sessi differenti a seconda dei gusti. Quanto è eroico di qua, quanto è forte di là... ok, va bene, lo abbiamo capito! Chiude il tutto un character design davvero tirato via, con personaggi poco ispirati e talvolta ben poco somiglianti alle controparti digitali.

A chi suggerire questo prodotto? Come già detto al fan ma non quello vero; solo a quello di bocca buona, dai gusti facili, a cui interessano solo le armi e le battaglie, pur presenti nel gioco. Per me un'occasione perduta, più che altro.

Per la redazione Eugenio Goi