CHONICLE
(Gran Bretagna-USA/2012) di Josh Trank


Scordatevi Heroes e Hulk, dimenticate Spiderman, realizzate questo film con un budget ridottissimo da 15 milioni di dollari, giratelo come un mockumentary, ovvero un finto documentario (dalla fusione delle parole inglesi mock, "fare il verso" e documentary, documentario), e, se siete figli d'arte come il giovanissimo regista Josh Trank e il suo co-autore Max Landis, avrete realizzato un piccolo gioiello.
La pellicola è un omaggio al filone supereroistico che tanto deve al fumetto e a una delle case editrici più famose negli States: la Marvel. Ribaltando il concetto caro a Stan Lee, creatore di Spiderman, degli X-men, dei Vendicatori, ovvero che "da grandi poteri derivano grandi responsabilità", gli autori giocano a inventarsi cosa potrebbe succedere se ad acquisire improvvisamente dei superpoteri fossero tre adolescenti americani molto problematici e poco responsabili.


Matt, Steve e Andrew sono tre liceali di Seattle che scoprono di possedere capacità telecinetiche una volta entrati in contatto con una misteriosa meteorite fluorescente, ma dopo l'entusiasmo iniziale della scoperta gli eventi prenderanno una piega inaspettata, specie se sei un liceale sfigato che finalmente può farsi giustizia contro i bulli del quartiere, e porteranno i tre ad abusare del loro potere fino al tragico epilogo.
I riferimenti sono tantissimi: oltre alla tematica classica del protagonista debole e indifeso che diventa invincibile grazie al superpotere, si aggiunge quella il tema darwiniano della lotta tra razze considerate "inferiori" e "superiori", nonché quella di luckacsiana memoria della lotta infinita tra il bene e il "lato oscuro" della forza (dovuta anche a una certa somiglianza dei uno dei protagonista Andrew con l'Anakin Skywalker di Clone Wars).
Il film è girato con un uso della tecnica di mockumentary fino alle sue estreme possibilità, consentendo un ritmo serrato e una partecipazione intensa dello spettatore, che fino all'ultimo segue il regista nella finzione, senza eccessive forzature di stile. Interessanti le scene delle riprese in volo, lo scontro finale nel centro di Seattle, e le varie modalità con cui i ragazzi vengono ripresi, soprattutto grazie all'espediente della telecamera quasi costantemente in volo accanto ad essi perché sollevata dai loro poteri telecinetici.
Chronicle rappresenta un insolito accostamento di effetti speciali e tematiche surreali in un contesto realistico quale quello della vita liceale e dei tormenti adolescenziali dei suoi protagonisti, realizzando un'ottima riuscita come originalità del tema e qualità della realizzazione, e vince la sfida di aver realizzato un film supereroistico senza aver speso i budget ipertrofici delle grandi produzioni.
Consigliato a tutti, ma in special modo a chi ama i fumetti Marvel.

 

Chiara Garuglieri