Come ogni anno l'organizzazione del Lucca Comics da' spazio anche alle realtà editoriali meno urlate e che non fanno parte solo ed esclusivamente del mercato mainstream dell’editoria. Una di queste è Katlagn!, che abbiamo incontrato proprio all'interno dell'area dedicata alle autoproduzioni con tutte le novità presentate in questa edizione del festival e alla quale abbiamo posto qualche domanda.

 

Buongiorno ragazzi, quest'anno siete presenti con il vostro spazio al Lucca Comics 2012, per voi è la prima volta?

No, per noi questo è il quarto anno consecutivo, siamo ospiti con il nostro stand nella Self Area, e crediamo che come ogni anno sia una grande opportunità.

 

Quali sono le vostre proposte per questo festival?

Loop: un lavoro collettivo in cui ognuno ha realizzato una storia circolare, dove l’inizio è anche la fine. Anche il formato si adatta alla storia. Al lavoro hanno partecipato: Andrea Mancini, Enrico Bertelli, Dario Grillotti, Sara Morabito, Francesco Tassi, Sara Menetti, Claudia Razzoli e Filippo Rossi.

Esercizi: una raccolta di brevi storie, il cui scopo è riflettere sulla narrazione per cercare di portarla ad un livello nuovo. Al lavoro hanno partecipato: Enrico Bertelli, Dario Grillotti, Sara Morabito, Sara Menetti, Claudia Razzoli e Giulio Bonatti.

Red: una graphic novel di Claudia Razzoli.

Souvenir dalla Versilia: di Sara Menetti. Si tratta del carnet de voyage (un taccuino di viaggio) realizzato durante la permanenza estiva sulla costa toscana, ora trasformato in un set di otto cartoline staccabili contenenti schizzi, appunti e fumetti; è il tentativo di "narrazione" di un luogo attraverso l'esperienza personale.

 

Nella vetrina del Lucca Comics quale ruolo può ricoprire l’autoproduzione?

L’autoproduzione è il termometro più fedele del fermento culturale e creativo (in generale in qualsiasi ambito artistico, e in questo caso nel fumetto). Il prodotto delle case editrici è già un prodotto “filtrato”, mentre l’autoproduzione è qualcosa di “selvatico” e, per questo motivo, più stimolante e interessante, se si cercano nuovi spunti.

L’autoproduzione è l’unica forma che garantisce la totale indipendenza. Forse meriterebbe di essere considerata maggiormente, mentre spesso la Self Area viene vista più come qualcosa di autoreferenziale che come qualcosa di autogestito (a volte anche dagli stessi protagonisti).

 

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