Tante sono le curiosità che si incontrano alla Children Book Fair: progetti, disegni, cartelloni, forme di espressione artistica e letteraria impreviste e improvvise.

Uno degli oggetti più particolari che abbiamo avuto la fortuna di vedere "in azione", è il Kamishibai. Lo ha presentato la casa editrice ArteBambini nell'incontro "La valigia Narrativa", dedicato al nuovo testo di Lucia Scuderi "Il cavaliere Souvenir".

Si tratta di uno strumento legato alla tradizione orientale, nato agli inizi del '900, in grande contrasto con lo sviluppo della tecnologia e del cinema. La parola Kamishibai, tradotta, significa "Teatro di carta": una semplice scatola di legno con due ante, ed un foro sulla parte posteriore, in cui vengono inserite e fatte scorrere grandi tavole illustrate. Il narratore/attore, come una voce fuori campo, legge il testo delle singole immagini, che fa scorrere una dietro l'altra, creando un doppio registro di narrazione tra la parola e l'immagine.

Incrociando il piano narrativo a quello visivo, in un binomio che ha come risultato ben più di una semplice somma, lo stesso libro si trasforma in un altro oggetto e diventa un nuovo strumento teatrale e didattico. Anche a livello di insegnamento possono essere costruiti e percorsi tanti percorsi con i bambini.

Bambini e non solo, visto che, come ha specificato Lucia Scuderi "l'infanzia non è un privilegio riservato solo ai più piccoli". Anche per un pubblico adulto e non specializzato nell'editoria infantile, la lettura del "Cavalirer Souvenir", che l'autrice ha "messo in scena" proprio con il Kamishibai, è stata assolutamente coinvolgente. Nella rincorsa al tempo, di cui il Cavaliere è protagonista, il ritmo conferito dal passaggio delle tavole illustrate, la qualità teatrale delle immagini stesse e la possibilità di poter seguire la storia con occhi e orecchie insieme, non può che piacevolmente intrattenere grandi e piccini.