Silvia Rocchi e Viola Niccolai, due giovani artiste del collettivo La Trama - progetto nato tre anni fa dalla semplice idea di creare un blog, per poi trasformarsi in una rivista autoprodotta - per la prima volta tra i 72 selezionati che partecipano alla Mostra degli Illustratori della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna, edizione 2012
Le abbiamo incontrate e ci siamo fatti raccontare come hanno vissuto questa partecipazione.

D: Ciao Silvia e ciao Viola. Come avete vissuto questa partecipazione?

R S: Una cosa inaspettata e sicuramente un bel trampolino di lancio.
R V: Una bella sorpresa, inaspettata e piacevolissima. Sicuramente la cosa che farebbe più piacere ad un aspirante illustratore.

D: Quali sono, secondo voi, le innovazioni editoriali e grafiche che distinguono la Mostra degli Illustratori di quest'anno da quelle precedenti?
R S: Io ho notato un approccio molto decorativo, bello ma a volte ridondante. Bisognerebbe non abusarne. Ho visto anche tanti lavori grafici. Ci sono delle acqueforti davvero belle.
R V: C'è stata molta meno selezione di lavori digitali. Ho visto cose in acquatinta, magari ritoccate con interventi pittorici, però comunque rimaniamo in un campo più materico, più vicino a quello che è il nostro modo di intendere l'illustrazione, in cui ci riconosciamo. Questo mi ha fatto piacere, perché è vicino ad un gusto personale. Mi sono piaciute molto anche le illustrazioni di Evelyne Laube e Nina Wehrle, le due ragazze svizzere vincitrici del Premio Internazionale di Illustrazione 2012. Alla Mostra poi hanno partecipato grandi nomi come quelli di Violetta Lopiz e Harriet Russell, quindi ci ha fatto piacere confrontarci e vedere che eravamo nella stessa selezione.

D: Che spazio può avere l'autoproduzione in un contesto editoriale come la Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna?

R S: Quest'anno è stato organizzato il Fruit festival, in concomitanza con la Fiera del Libro, per dar spazio a questa realtà, che è molto vasta. Soprattutto a Bologna ci sono collettivi che nascono sempre più frequentemente. Un panorama piuttosto importante, perché non essendoci la figura dell'editore, c'è un po’ più di libertà, quindi si vedono cose un po’ diverse, spesso più provocatorie. E' importante che ci sia qualcosa del genere ed è giusto che meriti visibilità. Poi c'è sicuramente un rapporto più umano che si sviluppa tra chi sta dietro il banchetto e chi guarda.
R V: Secondo me, vedere in concomitanza la Fiera e poi una realtà diversa come questa, appunto perché non ci sono editori, non può che favorire una varietà stilistica di progetti da vedere, da toccare che è sicuramente stimolante.

D: Avete avuto modo di conoscere e di confrontarvi con qualche altro illustratore selezionato per la Mostra?

R S: Beh, io conosco Giulia Sagramola. Ho visto che è stata selezionata anche lei.
R V: Io non conoscevo nessuno, personalmente; solo magari tramite internet.

D: Progetti futuri?
R S: Sto lavorando alla mia tesi. Sto cercando di farla bilingue, così posso provare a proporla a qualche editore, anche straniero. La faccio sia in italiano che in francese, visto che il mercato della Francia è molto più vasto del nostro. Può essere una possibilità.
R V: Anch'io sto lavorando alla tesi; precisamente su una fiaba di Gramsci, tratta da una lettera al figlio. Nel suo periodo di detenzione nel carcere di Milano, amava raccontare al figlio queste storie, ambientate in Sardegna durante la sua infanzia. Quindi sto lavorando su questo, sia per la parte pratica che per quella teorica.
Poi parteciperò ad una mostra, organizzata con i ragazzi dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, che avrà come tema il personaggio di Padre Balducci, un prete delle mie zone, di Monte Amiata, che si è occupato di pace, di promuovere la parola della pace, operando soprattutto a Firenze. Con La Trama invece ci vorremmo muovere in una direzione molto grafica, come già stiamo facendo.

D: Da illustratrici esordienti come vi ponete nei confronti dell'editore, caratterialmente e professionalmente, e che consigli vi sentireste di dare a chi si vuole approcciare a questo lavoro?

R S: Come illustratrice o meglio come fumettista, allo scorso Lucca Comics ho fatto vedere i miei progetti a diversi editori. In realtà c'è paura ma la cosa migliore da fare è avere un approccio tranquillo. Io di solito sono molto ansiosa, però in genere cerco di rilassarmi e buttarmi.
R V: Penso lo stesso anch’io. Magari questa selezione ci darà anche un input maggiore per il futuro.


Ringraziamo dunque Silvia Rocchi e Viola Niccolai per la loro disponibilità, e auguriamoci di rivederle al più presto, con nuovi progetti e tante nuove creazioni tra le mani.
(La redazione)