Abbiamo partecipato alla conferenza organizzata da Liber - Libri per Bambini e Ragazzi”, la nota rivista che si occupa di catalogare, recensire, studiare il fenomeno della letteratura per i giovani.

Vari sono stati gli appuntamenti organizzati nel corso della Fiera del Libro per ragazzi che hanno gettato luce sui differenti aspetti del panorama letterario per ragazzi, mettendo a confronto il punto di vista della critica con le preferenze dei giovani lettori.

Al centro traduttori, nel corso del convegno  Chi ha scritto questo libro? si è parlato di traduzione è stato presentato il testo Bilingue di Yang Xiaping. Altro interessante evento è stata la presentazione del testo Libro fammi grande, di Rita Valentino Merletti e Luigi Paladin, che mostra a genitori, mediatori e insegnati, quanto sia imporante l'arricchimento della vita dei bambini apportato dalla lettura.

Abbiamo inoltre assistito alla consegna del Premio LiBeR “Miglior libro dell’anno” legato ai sondaggi annuali di LiBeR sui libri per ragazzi più prestati e più venduti: i dati hanno sempre mostrato una concentrazione delle preferenze di lettura sui “fenomeni editoriali” e una semplificazione progressiva negli anni della classifica dei libri più letti, dominata da bestseller e prodotti seriali di grande impatto mediatico. Tuttavia, incrociando queste indicazioni con i parametri gradimento, è stato comunque rilevato che le preferenze di lettura sono sensibili alla qualità delle offerte! E la scelta del vincitore dell'anno si muove proprio in questa direzione.

Il testo che si è guadagnato il titolo di miglior libro dell'anno è The Frozen Boy di Guido Sgardoli. Nonostante nel panorama quotidiano dell'editoria per ragazzi risultino predominanti fenomeni di serialità, legati a spesso a logiche commerciali, il grande successo che  The Frozen Boy ha riscosso dalla critica ma soprattutto da parte dei giovani lettori, testimonia come ancora la qualità rimanga una delle caratteristiche irrinunciabili. Il romanzo, ambientato in Groenlandia nel 1946, narra la storia di un fisico statunitense che, una volta scoperti i segreti dell'ordigno nucleare, tenta il suicidio. Ma il rocambolesco ritrovamento di un bambino intrappolato nel ghiaccio, ribalta completamente le premesse dell'intreccio per disvelare una storia di amicizia, paternità e amore. Valori che, come sottolinea lo stesso autore presente alla conferenza, risultano in qualche modo universali "riconoscibili al di là della particolarità nell'ambientazione".