Presentazione:

Andrea De Santis nasce a Brescia (Italia) nel 1978 consegue il diploma in arti grafiche nel '98 ad Ascoli Piceno, coltiva un profondo interesse per l'illustrazione e per la grafica digitale proseguendo gli studi, si inserisce presto nel mondo del lavoro plasmando la propria figura di grafico/illustratore, lavora come freelance per diverse aziende del settore giochi e abbigliamento, tuttora collabora come illustratore con alcuni dei più importanti magazines Statunitensi come WWD, REDBOOK e OPRAH magazine.

Formazione:

 

Settembre 1993/Settembre 1998

Istituto d'Arte O.Licini, Ascoli Piceno (AP)

Diploma di maestro d'arte

_______________________

Settembre 2000/Febbraio 2001

Scuola regionale professionale, San Benedetto d. Tr. (AP)

Corso di grafica pubblicitaria della durata di 400 ore con stage formativo presso la tipografica Grafiche Cesari di Ascoli Piceno.

Specializzazione nello studio e nella realizzazione di progetti grafici con l'uso dei seguenti programmi: Adobe Illustrator, Photoshop, Freehand.

Attestato europeo con qualifica di tecnico pubblicitario

_______________________

Accademia di Belle Arti di Macerata, Ass. Fabbrica delle Favole

 

Corso di specializzazione in illustrazione per l'editoria con il docente Roberto Innocenti

(Premio Andersen 2008).

Attestato di perfezionamento in illustrazione per l'editoria

Esperienze professionali:

Ruolo attuale: Illustrator Freelance

Clienti:

OPRAH magazine (NY)

REALSIMPLE magazine (NY)

WWD magazine (NY)

REDBOOK magazine (NY)

DIE ZEIT (Amburgo)

PAN MACMILLAN publishers (Londra)

SUHRKAMP publishers (Germany)


Segnalazioni:

-Illustrazione segnalata per il Salon du livre Paris 2014

-Selezionato per la pubblicazione Illustratori Italiani 2010

-2° classificato concorso "Coopforwords" 2012.

 

 

Pubblicazioni:

Editrice Bohumil:

Antologia dei testi e dei fumetti della edizione 2012 del concorso Coop for Words. "Questa edizione, inoltre, è stata fortemente segnata dal marchio del lavoro, della sua assenza, un'impronta rilasciata per la sezione "post-it", ma che si è propagata in quasi tutte le scritture delle altre sezioni, in maniera più o meno rilevante, più o meno evidente. I racconti brevi, quando ne parlano, che sia il lavoro da scontare o da conquistare, si formano in un percorso di fuga verso il fantastico, splatter o romantico che sia; oppure escono dalla ristrettezza del racconto stesso, che sia una storia intima e personale oppure collettiva, e partecipano di una realtà che sembra aver normalizzato la propria tragicità." (Salvatore Jemma)