Il tema dell’occupazione nazista e la tragedia dell’olocausto vantano una produzione artistica davvero vasta. Dal cinema al teatro, dalla musica alle arti figurative, gli artisti nel tempo hanno creato una memoria per le generazioni a venire, realizzando istantanee che ora fanno parte dell’immaginario collettivo. Anche nel fumetto abbiamo esempi significativi: Maus di Art Spiegelman è tra tutti il più noto ad aver trasposto in vignette gli orrori della shoah, partendo dai racconti del padre sopravvissuto ad Auschwitz. Oltre a questo, la redazione propone una lista di titoli che vale la pena approfondire, per gli spunti inediti di interpretazione e il documento storico delle opere. 


Edmond-François Calvo - La bête est morte! (1944)

Quarant’anni prima della pubblicazione di Mouse la tragedia dell’olocausto era già stata rappresentata attraverso la metafora dell'uomo-animale nel fumetto La bête est morte!. Disegnato da Edmond-François Calvo, su soggetto di Victor Dancette e Jacques Zimmermann, il libro rappresenta la prima satira a fumetti sull’occupazione nazista durante la Seconda Guerra Mondiale.


Sid Jacobson, Ernie Colón, Anne Frank - La biografia a fumetti (Rizzoli Lizard, 2011)

Nato in collaborazione con la Casa di Anne Frank di Amsterdam, questo libro non è semplicemente l'adattamento a fumetti del celebre Diario della ragazzina, ma è la trasposizione di tutta la vicenda della famiglia Frank, fatta con estrema accuratezza storica e filologica. Il fumetto ripercorre la vita della protagonista, dalla sua nascita a Francoforte fino alla morte nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. L'approccio degli autori all'opera, nonché il loro intento, è certamente più saggistico/didattico che "fumettistico" in senso stretto, approccio che in ogni modo non penalizza l'opera, perfettamente in grado di trasmettere emozioni e diffondere la memoria storica dell'Olocausto. Per guardare il booktrailer, clicca qui.


Pascal Croci - Auschwitz (Emmanuel Proust éditions, 2000)

Auschwitz è l’opera più conosciuta del transalpino Pascal Croci, Una storia sconvolgente, direttamente ispirata alle testimonianze dei sopravvissuti del campo di Auschwitz-Birkenau che descrive l'orrore e la brutalità della Shoah. Da qualche parte nella ex-Iugoslavia il vecchio Kazik e sua moglie ricordano Auschwitz. Quando, nel marzo del 1944, scoprono che la barbarie ha assunto forma umana: quella del boia nazista. L'autore non cerca di riassumere la storia della "Soluzione finale", né di prospettare una qualche tesi storiografica, ma solo di sensibilizzare le nuove generazioni al dovere della memoria. Per non dimenticare mai i milioni di vittime del nazismo.


Marco Rizzo, Lelio Bonaccorso, Jan Karski - L’uomo che scoprì l’olocausto (Rizzoli Lizard, 2014)

Questo fumetto narra la storia di Jan Karski, militare polacco ed esponente della Armia Krajowa, principale gruppo polacco di resistenza al nazismo, incaricato di far conoscere la realtà dei campi di sterminio all'estero. Sfortunatamente, però, le sue parole di denuncia non furono mai ascoltate. Nel 1943 egli riuscì finalmente a incontrare il ministro degli esteri britannico Eden e il presidente americano Roosevelt, ai quali confessò tutti gli orrori del nazismo, ma neanche in quell'occasione egli fu creduto. Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso, utilizzando come base del loro racconto proprio il diario di Karski, intitolato La mia testimonianza davanti al mondo, ci forniscono un ritratto sincero di un uomo che per tutta la vita si è battuto per far conoscere la verità. Per guardare il booktrailer, clicca qui.


Pietro Scarnera, Una stella tranquilla (Comma22, 2013)

Dopo essersi misurato in maniera profonda e sincera con una storia tragica quale Diario di un addio (Comma22, 2010) il torinese Pietro Scarnera ha deciso di dedicare il suo secondo fumetto alla figura di Primo Levi, fornendone un ritratto sentimentale (come recita il sottotitolo) e tentando di ricostruirne la vita e l'opera. Citando le parole dell'autore, "Una stella tranquilla può essere visto come una riflessione sulla memoria che conserviamo di Primo Levi, a tanti anni dalla sua morte. E del resto una domanda sembra emergere sempre dall’opera di Levi, soprattutto negli ultimi lavori, è: sono riuscito a testimoniare? Mi credete? Il fumetto era anche un modo per dire che sì, gli crediamo, che ha raggiunto il suo scopo: i suoi libri funzionano ancora oggi". Per leggere una recente intervista all'autore apparsa su Il Manifesto, clicca qui.


Paolo Valentini, Chiara Abastanotti La Shoah spiegata ai bambini (Edizioni BeccoGiallo, 2016)

La Shoah spiegata ai bambini di Paolo Valentini e Chiara Abastanotti è uno strumento per cominciare a parlare della Shoah con i più piccoli. Nella bottega di una sarta chiamata Nuvoletta Gentile, Bottoni, Fili di Seta, Aghi, Ditali, Spille e Tessuti lavorano in armonia per realizzare splendidi abiti da sposa. Fino all’arrivo del nuovo sindaco, il Generale coi Baffi, che impone le sue leggi crudeli a tutti gli abitanti del Piccolo Villaggio. Maggiori informazioni sul libro le trovate qui.


Davide Toffolo, L'inverno d'Italia (Coconino Press, 2010)

Con il suo fumetto Davide Toffolo sposta il punto di vista sull'Olocausto dalla Germania all'Italia, raccontando una storia interamente nostrana, ovvero la pulizia etnica attraverso campi di lavoro e di sterminio perpetrata dal Governo Italiano ai danni di chi fosse "colpevole" di non essere italiano. L'autore decide di raccontare la vicenda dal punto di vista di Drago e Giudita, due bambini che sopravvivono al campo, con un tono poetico, ma al tempo stesso doloroso, sofferto, scegliendo però di non raccontare l'orrore in presa diretta, ma di utilizzare l'allusione. Il libro, dedicato "Alla gente Rom, perseguitata oggi in Europa", ci fa comprendere che possono essere cambiati i tempi, i luoghi e i nomi, ma purtroppo certi orrori (ed errori) continuano a ripetersi ancora oggi.