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Cinque fumetti per la Giornata della Memoria 2015
Sul genocidio degli ebrei e di altre minoranze etniche ad opera dei nazisti molto è stato detto e scritto, permettendo anche alle nuove generazioni di mantenere vivo il ricordo della Shoah nella speranza che altri orrori simili non debbano accadere mai più.
Non solo libri, ma anche molti fumetti hanno affrontato il tema da svariati punti di vista.
La nostra redazione ha selezionato per voi cinque titoli per approfondire le vostre conoscenze durante la Giornata della Memoria, per non dimenticare.
MAUS di Art Spiegelman, Einaudi: Probabilmente il fumetto più importante quando si parla di Shoah. La storia di una famiglia ebraica tra gli anni della guerra e il presente, fra la Germania nazista e gli Stati Uniti. Un padre, scampato all'Olocausto, e un figlio che fa il cartoonist e cerca di trovare un ponte che lo leghi alla vicenda indicibile di suo padre. Una piccola struggente storia famigliare sullo sfondo della piú immane tragedia del Novecento. Raccontato nella forma del fumetto: gli ebrei sono topi, i nazisti, gatti. Un libro imprescindibile, commovente e lieto, tragico e necessario, come la vita.
IN ITALIA SONO TUTTI MASCHI, di Luca De Santis e Sara Colaone, Kappa Edizioni: graphic novel che propone un viaggio nella memoria, attraverso fascismo, ipocrisia, amicizia e scandali dimenticati. Le leggi razziali dell'Italia fascista non menzionavano provvedimenti contro gli omosessuali. Non ce n'era bisogno, disse Mussolini, poichè in Italia gli uomini non potevano essere che maschi, attivi e virili.
Ben diversa fu poi la realtà di quegli anni: dal 1938 al 1943 molti omosessuali italiani furono mandati al confino nelle isole Tremiti. Quasi trecento giovani furono così sradicati dalla propria vita e bollati ufficialmente come «nemici della patria».
Nel fumetto di De Santis e Colaone protagonista è il documentarista Rocco, che si mette sulle tracce dell'ex confinato Antonio, per riportare alla luce quella storia dimenticata, ma si trova a fare i conti con tutto il dolore che i ricordi possono provocare.
ANNE FRANK - LA BIOGRAFIA A FUMETTI, di Sid Jacobson e Ernie Colòn, Rizzoli Lizard: È il 1918, e l'Europa esce a fatica dall'incubo della Prima guerra mondiale. L'ebreo tedesco Otto Frank è tra i pochi "fortunati" a tornare sano e salvo al proprio Paese, una Germania terribilmente provata dall'orrore appena trascorso e afflitta dal fardello dei pesanti risarcimenti di guerra. Ma la vita è fatta per continuare, l'esistenza di milioni di individui riprende nel tentativo di annullare il ricordo della violenza: è così anche per il tenente Frank e per la moglie Edith, che nel 1925 vivono il presente di una giovane coppia innamorata, la cui gioia potrà aumentare solo con la nascita di due splendide figlie. Nella solida famiglia Frank la dolce, pacata Margot e la più piccola e vivace Anne vivono dunque un'infanzia serena, nonostante gli intrecci della storia mondiale e gli effetti della politica nazionale rendano ogni giorno più difficile la vita di tutti. Anne è un'ignara bambina di tre anni quando il partito nazionalsocialista si fa seriamente strada nel Parlamento tedesco, e ne ha solo quattro quando Adolf Hitler viene nominato cancelliere. Non può ancora capire il nuovo incubo in cui lei e milioni di altri ebrei stanno per precipitare: l'incubo di una vita negata, della dignità fatta a pezzi e calpestata, l'orrore infinito della bestialità umana che giorno dopo giorno, ormai adolescente e costretta a nascondersi dai nazisti in un rifugio segreto, Anne descrive nel famoso diario che la renderà poi famosa come il più forte personaggio-simbolo della Shoah.
LA STORIA DEI TRE ADOLF di Osamu Tezuka, Hazard Edizioni: attraverso le vicende di tre uomini di nome Adolf (Hitler è il primo, gli altri sono Adolf Kaufman, figlio di un diplomatico tedesco e di una donna giapponese, e Adolf Kamil, figlio di panettieri ebrei residenti in Giappone), Tezuka rivisita l’intero svolgimento della Seconda guerra mondiale, nel proposito esplicito di mettere a nudo tutta la crudeltà della guerra, dei massacri, del militarismo e del razzismo.
Nel 1982, Tezuka aveva annunciato la nuova opera alla quale stava lavorando con queste parole: «C’è un solo principio che non cambierò mai, nemmeno se mi uccidono: ed è che noi non vogliamo nessun’altra guerra! Per questo, se non altro, mi sono messo a scrivere contro la guerra».
IL PUGILE, di Reinhard Kleist, Bao Publishing: nuovissima uscita nelle librerie per questa Giornata della Memoria 2015. Herzko Haft, ebreo di Germania, internato in un campo di concentramento per salvare il fratello maggiore, sopravvisse all'orrore dei lager perché sapeva fare a botte. Costretto a combattere per intrattenere i gerarchi nazisti, è sopravvissuto alla guerra subendo crudeltà indicibili, poi è emigrato negli Stati Uniti, dove ha perfino combattuto contro il già leggendario Rocky Marciano, prima di ritirarsi a vita privata, aprendo una bottega di fruttivendolo. Quando nel 2003 il figlio Alan ha scoperto la vera storia della vita del padre ne ha scritto la biografia, che il leggendario fumettista tedesco Reinhard Kleist ha trasposto a fumetti con una perizia e una poeticità commoventi.