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Intervista a Monica Rossi
La redazione di Flashfumetto é felice di presentarvi Monica Rossi, la giovane e prometteste disegnatrice, vincitrice del concorso “Perdersi a... Esplorazioni urbane a fumetti” e che a Gennaio 2013 si recherà presso ECLA – écrit cinéma livre audiovisue di Bordeaux per una residenza d'artista.
D: Ciao Monica, sei la vincitrice del concorso di Flashfumetto “Perdersi a…”. Te l’aspettavi?
R: Ciao. E' stata una notizia davvero inaspettata! Prima di questo concorso ho partecipato ad altri due organizzati dalla redazione di Flashfumetto: “Moving Pixel” e “Siamo lieti di averla tra noi”, ma non sono mai riuscita a vincere. Quest'anno ci sono riuscita! E' stata una cosa improvvisa, perché mi è arrivata la comunicazione per mail solo due giorni prima della pubblicazione della classifica finale. Alla fine mi hanno chiamato dalla redazione per confermare la mia vittoria.
D: La tua idea di mettere in relazione due ambienti come il mare e la città da cosa è scaturita?
R: Non so come mi sia venuta l'idea. Ho pensato soprattutto alle persone, alla gente che abita ogni città. Ho trovato interessante la relazione tra i predatori del mare e gli uomini e le donne che vivono quotidianamente la metropoli. Così come il concetto del pesce grande che mangia il pesce piccolo: una sorta di catena alimentare. Partendo da questo poi tutto si è risolto in maniera naturale, come per la similitudine tra la sirena dell’ambulanza e la creatura mitologica. È stata una scelta abbastanza istintiva.
D: Nella realizzazione di “Mare di asfalto” hai utilizzato l’inchiostro in differenti forme. ti aspetti di sperimentare qualcosa di nuovo a Bordeaux?
R: Assolutamente si. Me lo auguro. Mi piacerebbe approfondire la tecnica a china e sperimentare qualcosa di più pittorico, dall’acrilico alla pittura ad olio. Vorrei rivoluzionare la mia vita artistica e il mio modo di lavorare.
D: Avevi già sentito parlare dell' Eclà? E cosa ti aspetti da quest’esperienza?
R: No, non la conoscevo. Di sicuro mi aspetto che questa opportunità mi serva a crescere umanamente ma anche artisticamente. La Francia di fatto è la patria del fumetto!
D: Sappiamo che ti sei laureata all’Accademia di belle arti di Bologna. Quale bagaglio culturale e artistico porterai con te a Bordeaux?
R: L’accademia mi ha insegnato a sperimentare quindi spero di non fissarmi solo su una sola cosa ma essere un artista poliedrica e fare tante cose. Mi auguro possa essere un'esperienza interessante, anche perché è la mia prima volta all'estero, se escludo le gite di piacere.
D: Qual'é il progetto che piu' ti rappresenta?
R: A dir la verità la mia tesi di laurea su una canzone di Faber: Ho visto Nina volare. È' stato un progetto che mi ha fatto capire quanto possa essere utile sperimentare nuove forme artistiche e sfuggire al vincolo di una cosa sempre uguale, utilizzando vari linguaggi e vari materiali per rompere gli schemi accademici, che tuttavia mi hanno formata.