Nonostante manchi ancora un mese alla fine del 2017 il Washington Post ha stilato la sua lista delle migliori Graphic Novel dell'anno. Eccole! 

Batman, Vol. 2: I Am Suicide di Tom King et al. 

Dopo il volume intitolato I am Gotham, Tom King, ex agente Cia, torna a disegnare le avventure di Batman. 

The Best we could do: an illustrated memoir di Thi Bui

Bui documenta la storia della fuga della sua famiglia a seguito della caduta del Vietnam del Sud negli anni '70 e le difficoltà affrontate nel dover costruire una nuova vita da zero. 

Boundless di Jillian Tamaki

Boundless esplora la vita delle donne e come le aspettative degli altri influenzano il loro io reale e virtuale.

Everything is flammable di Gabrielle Bell

Un esame potente, a volte scomodo, di una relazione madre-figlia e della connessione con il luogo e il senso di sé. 

Going into town: a love letter to New York di Rox Chest

Una graphic novel/guida su New York. 

Hostage di Guy Delisle

Era una notte del 1997, quando l'esistenza di Christophe André prese una piega del tutto inaspettata. Si trovava nel Caucaso con Medici Senza Frontiere, ma il gruppo di miliziani armati che lo buttò giù dal letto non cercava cure mediche: cercava qualcuno da prendere in ostaggio. In Italia è stato pubblicato con il titolo Fuggire:memorie di un ostaggio.

Mighty Thor vol.3: The Asgard/Shi'ar War di Aaron et al.


Mentre infuria la Guerra dei Regni, l'unico modo per sconfiggere Malekith è fare un fronte unito: toccherà a Thor riunire tutti!

    monsters

My favourite thing is monsters di Emil Ferris 

Chicago fine anni '60, Karen Reyes, bambina di dieci anni, appassionata di film horror e mostri, 
cerca di risolvere l'omicidio di Anka Silverberg, un sopravvissuto all'olocausto e suo vicino di casa. 

Portugal di Ciryl Pedrosa 

Un viaggio, fisico e interiore, dal sapore vagamente autobiografico, ma con il respiro di un grande romanzo.

Stone Heart: The Nameless City di Faith Erin Hicks

Nella città senza nome profondi contrasti stanno rendendo impossibile trovare una soluzione politica al conflitto. 

Fonte: The Washington Post