Una vita tra i margini (titolo originale A Drifting Life) di Yoshihiro Tatsumi edito dalla Bao Publishing è la nuova uscita editoriale a cui è dedicata una mostra durante Lucca Comics and Games 2012.

In questo ponderoso volume, Tatsumi racconta degli inizi, nel secondo dopoguerra, tratteggiando un affresco doloroso, ma lucido, sul Giappone della ricostruzione e sulla nascita di uno dei più importanti movimenti nella lunga e variegata storia del manga, il gekiga.

Un volume curatissimo, rispettoso del materiale originale, degno della grandiosa prova d'autore di Tatsumi, che nel 2011 è anche diventata un lungometraggio animato.

Yoshihiro Tatsumi (Osaka, 1935) è uno dei maestri del fumetto giapponese. Poco noto al grande pubblico è stata la figura centrale di un gruppo di giovani disegnatori della regione di Osaka che, a partire dagli anni Cinquanta, impressero al manga una svolta adulta le cui conseguenze sono visibili ancora oggi. Partendo dalla fondamentale lezione di Osamu Tezuka.

Il termine "gekiga" significa più o meno "disegno drammatico", e i capisaldi del nuovo genere furono riassunti in un vero e proprio manifesto che Tatsumi vergò di suo pugno: 1) maggiore realismo nella rappresentazione e nelle psicologie dei personaggi; 2) accentuazione della componente drammatica; 3) esclusione o riduzione drastica di quella umoristica; 4) ricerca di un target non più di bambini ma di giovani e adulti.

 

Tatsumi è apparso in Italia per la prima volta nel 2004 grazie alla Coconino Press con la pubblicazione di LAMPI (qui una recensione su Lo spazio bianco)