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Libro a fumetti su Adriano Olivetti
Comunicato:
ADRIANO OLIVETTI, UN SECOLO TROPPO PRESTO
Industriale di fama internazionale, intellettuale, politico, riformatore, urbanista, editore. Adriano Olivetti fu questo e molto altro ancora.
Egli credeva in una società di tipo nuovo, al di là del capitalismo e del socialismo, e attorno alla sua Ivrea, "l'Atene degli anni Cinquanta", costruì il prototipo di un ordine nuovo, una comunità concreta in cui industria e cultura, profitto e solidarietà, produzione e bellezza si tenevano per mano.
Per più di un decennio, sotto la sua guida, in questo angolo di mondo il confine fra sogno e realtà parve sul punto di dissolversi.
"Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande."
Adriano Olivetti
Sceneggiatura: Marco Peroni
Disegni: Riccardo Cecchetti
160 pagine, cartonato, colori, 19 euro
Data di uscita: 12 OTTOBRE
PARTICOLARITÀ DELL'OPERA
Il libro nasce da uno spettacolo musicale del trio "Le voci del tempo" (lo sceneggiatore Marco Peroni, il vulcanico Mao e Mario Congiu) dedicato alla figura di Olivetti.
Come nello spettacolo, la sceneggiatura non si limita a tracciare una biografia del personaggio, ma sceglie di percorrere la strada dell'intervista immaginaria, sotto forma di una telefonata che arriva dal futuro, da una studentessa alle prese con una tesi di laurea e che chiede di poter parlare direttamente con l'ingegner Adriano, che è pronto a raccontarci le sue visioni del mondo e la sua filosofia, dall'imprenditoria all'urbanistica, passando per la questione politica.
La Fondazione Olivetti, in particolare nella figura di Beniamino de' Liguori Carino, nipote di Adriano e primo custode della memoria dell'azienda e dell'uomo, ha abbracciato questo progetto fin dalle sue fasi iniziali, firmandone la prefazione.
NOTA DELL'EDITORE
Le idee coraggiose di Adriano Olivetti ci fanno da guida nel nostro lavoro quotidiano - forse più di ogni altra - dal primo giorno in cui le abbiamo incontrate. L'ingegnere di Ivrea è per noi l'esempio più concreto, in questa Italia imprenditoriale così povera di etica, pronta a sacrificare l'interesse collettivo sopra l'altare sacro del profitto a ogni costo, di come sia possibile coniugare passione e lavoro con gli interessi più alti della comunità nella quale viviamo, fatta prima di tutto di persone che condividono luoghi, sofferenze, sogni, informazioni, cultura e soprattutto futuro, che rispetta i suoi lavoratori come bene prezioso, l'ambiente che ci circonda come parte non sostituibile del suo stesso avvenire.