Guy Delisle, già autore di Shenzhen,Pyongyang, Cronache Birmane e Cronache di Gerusalemme, ha pubblicato con Rizzoli Lizard il suo ultimo lavoro: Diario di un cattivo papà.

Visione ironica del ruolo del genitore, il fumettista approfondisce in questo libro con delicatezza  il rapporto padre e i figlio.
Sicuramente un'attenzione particolare  è dedicata anche all'infanzia, mondo che racchiude domande in cerca di risposte precise.

L'autore perdona le dimenticanze, le imperfezioni che ogni papà immancabilmente commette ogni giorno: la fatina dei denti a volte si scorda di passare, delle risposte imprecise si traumatizza la propria figlioletta con la spaventosa storia di un albero che cresce nel suo pancino...

Essere genitore non è idilliaco e semplice: conflitti, stanchezza e sono all'ordine del giorno, a volte un figlio può sembrare un mostricciattolo dispettoso.
Forse essere genitori significa anche questo: essere sinceri e sereni nell'ammettere che nessuno sarà mai un super-papà o una super-mamma, un robot perfetto con la risposta giusta.

Riconoscersi infatti non è difficile, i personaggi sono stilizzati e semplici, e  buffi: prendersi in giro, in fondo, non fa mai male.

Qui per sfogliare l'anteprima del libro

La mostra

Sulle tracce di Delisle, è il titolo della mostra che inaugura in occasione del Lucca comics&games 2013. L’esposizione a ingresso gratuito si terrà al Palazzo Ducale dal 19 ottobre al 3 novembre con i seguenti orari:

dal 19 al 30 ottobre ore 9.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00
dal 31 ottobre al 3 novembre ore 9.00 – 19.00

Naturalmente Guy Delisle sarà presente al festival per incontri e dediche e non sarà il solo autore internazionale che Rizzoli Lizard porterà al Lucca Comics & Games.

Guy Delisle è professionista nel campo del fumetto e dell’animazione, e ha lavorato sia in Europa sia in Asia.
È l’autore di Shenzhen, Pyongyang, Cronache Birmane e Cronache di Gerusalemme – Miglior Opera al Festival di Angouleme 2012.
Roberto Saviano ha definito i suoi libri “racconti del quotidiano che spesso ci dicono molto più di quanto potremmo mai apprendere”.