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Hamelin a Udine per il Far East Film Fastival
Dal comunicato:
"Il sogno dell’elefante"
In occasione della dodicesima edizione dell’Udine FAR EAST Film Festival che si terrà dal 23 aprile al 1 maggio 2010, abbiamo curato la prima mostra personale mai dedicata in Europa al cinese Yan Cong. Dopo le esposizioni di Chihoi Lee e Hok Tak Yeung presentate nella seconda edizione di BilBOlbul nel 2008, prosegue l’indagine di Hamelin nei territori del fumetto contemporaneo cinese.
La mostra in collaborazione con il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine si inaugurerà alla presenza dell’artista giovedì 22 aprile alle ore 18.30 presso gli spazi del Cinema Visionario e sarà aperta fino al 3 maggio 2010.
Yan Cong, nato nel 1983 a Hu Bei, è un autore di Beijing ancora misconosciuto in Occidente e pubblicato in Italia sulla rivista “Canicola”. Il suo universo narrativo è imperniato di sogno, è un mondo attraversato da creature folcloristiche, dove le trame hanno un andamento onirico e sincopato, e dove il senso del racconto prende forma azione dopo azione, incontro dopo incontro. L’immaginario unisce una tendenza colta e raffinata di matrice europea con stilemi e figurazioni orientali che si contaminano in scenari sospesi, dove la quotidianità lascia spazio volentieri al fantastico e al misterioso. Nelle storie a fumetti di questa mostra, Cong evoca un mondo popolato da presenze tra l’umano e l’animale, dove è forte la pulsione di una ricerca dell’altro, un tentativo continuo di empatia con i propri simili e con la natura. E’ soprattutto la forza simbolica delle immagini a restituirci quello che sembra essere il messaggio ultimo dell’autore: uno stato di solitudine perenne che però non assume quasi mai le pieghe della sofferenza ma, piuttosto, una sensazione tiepida, poetica e ironica, sulla misera condizione dell’uomo.
In occasione della mostra è stato stampato il libro Il sogno dell’elefante (Canicola, 2010) dove il candore del sogno mescola la favola con gli stilemi underground, la psichedelia con le stampe popolari cinesi, i videogames e il manga con il teatro dell’assurdo, in una dimensione narrativa che recupera i desideri dell’adolescenza tra pulsioni sessuali, scuola, calcio e salsicce.