Xanadu è tra i progetti finalisti del bando Che fare. Cultura e innovazione selezionato tra oltre 700 proposte inviate.

Si tratta di un progetto di condivisione di storie dedicato agli adolescenti e agli adulti che operano con loro, che vuole creare una “mediateca ideale” virtuale con libri, film, fumetti, musica, videogiochi, arti visive, in cui ognuno possa consigliare la storia perfetta ai propri coetanei, commentare, collegare, rilanciare.
Oltre ad un sito e ai social media per la partecipazione a distanza, Xanadu prevede laboratori in biblioteche, scuole, centri di aggregazione, con esperti; cineforum, incontri con gli autori, seminari tematici, corsi ad utenza libera, attività di peer education per una nuova modalità di fruizione e godimento delle arti e dei linguaggi, sempre in ottica multimediale: una sorta di accademia libera per giovani tra i 13 e i 17 anni interessati ai diversi campi della cultura, al loro incrocio, alla fruizione sia solitaria che collettiva, al ruolo anche sociale, oltre che estetico, delle storie.

Obiettivo del progetto, oltre alla diffusione e allo scambio culturale tra i più giovani, è anche ribaltare l’ottica dominante dello stereotipo di adolescenza vista come crisi, rischio, disinteresse, portando alla luce la grande ricchezza di quell’età in cui si costruisce la propria identità personale e sociale.
Intento dichiarato è svecchiare sia gli scaffali di biblioteche scolastiche e centri di aggregazione, sia le metodologie e le competenze di chi lavora con i più giovani, troppo spesso legati a vecchi canoni sempre meno credibili.
Il progetto nasce da una sperimentazione di Hamelin Associazione Culturale, Biblioteca Salaborsa Ragazzi di Bologna, docenti e bibliotecari della provincia, e si è allargato immediatamente in molte regioni grazie al tamtam di insegnanti vivaci e biblioteche particolarmente attive.

Si può votare fino al 9 novembre 2015. Per dare il proprio contributo al progetto cliccate qui: http://bit.ly/1K90coJ