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CINQUEMILA CHILOMETRI AL SECONDO - Manuele Fior - Coconino Press
Fior sceglie alcuni versi da una bella canzone dei Diaframma per introdurre il suo nuovo fumetto. Il testo della canzone, Elena, parla del ricordo di una giornata d’estate che viene a galla, una giornata d’estate piena di attese e promesse poi lasciate cadere – come un vestito.
E inizia infatti con un incontro in una giornata estiva, il romanzo di Fior. L’estate di Fior è gialla come la Polinesia di Gauguin, e all’ombra delle persiane Piero e Nicola spiano Lucia, una ragazza da poco trasferitasi nello stesso palazzo di Piero. Una frase volgare urlata da Nicola per scherzo da dietro le persiane, e un saluto a mezza bocca di Piero, sono per ora gli unici scambi tra i due amici e la ragazza. Ma già Fior ci dice molto, sul rapporto e le differenze tra i due amici, e sul legame che si sta per creare tra loro e Lucia. Un legame alterno e ambivalente, che tra addii e ritorni ci accompagnerà lungo tutto il libro, senza che per altro i personaggi vengano quasi mai mostrati insieme nella stessa scena. Molto, nel fumetto di Fior, è infatti lasciato al non detto, e le ellissi narrative ci privano di ampi spazi del racconto: spazi che però ritornano attraverso ricordi, sogni deliranti di febbre, stralci di lettere, mezze frasi dette al telefono.
Il racconto scorre veloce e apparentemente con grande facilità, nascondendo la complessità della sua costruzione: esemplare la scena della prima notte che Lucia trascorre a Oslo, in cui tre livelli di narrazione (una lettera d'addio, l'incontro con il belloccio Sven, le immagini de La spada nella roccia sulla tivù lasciata accesa) si intersecano e si richiamano per assonanaza/dissonanza.
Il tratto elegante e stilizzato di Fior ricorda una certa estetica di fine '800, la cartellonistica di Toulose-Lautrec, l'arte dei Nabis, ma ogni rimando viene riassorbito e vitalizzato dallo straordinario uso degli acquerelli: l'autore lavora sulle dominanti, ed ogni sequenza sembra avere un colore suo proprio, che la caratterizza e ne detta ritmo e tono di lettura.
Cinquemila chilometri al secondo, il titolo del fumetto, e infatti i protagonisti principali sono proprio le distanze e il tempo: le distanze che si frappongono tra i personaggi, e il tempo che passa e lascia le sue tracce, sulle cose (piccoli dettagli: l’insegna ALIMENTARI che perde una A) così come sulle persone.
Dopo lo sperimentale Rosso oltremare e l’adattamento de La sigorina Else (da Schnitzler), Fior realizza un’opera originale e matura, che senza troppo clamore racconta la generazione precaria e insicura dell’Italia di oggi. Sicuramente uno dei migliori autori del fumetto italiano contemporaneo -anche se, come molti altri, ha scelto la Francia- che ci consegna qui la sua prova più riuscita (per ora).
Cinquemila chilometri al secondo
Manuele Fior
Coconino Press
144 pagine a colori, brossurato
Euro: 17,00
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Fabio Sera, 14/10/2010