«Questo è il tepore delle persone. E' il calore degli esseri umani.
Le persone devono vivere sentendo questo calore.
Soltanto così non diverranno malvage»

Suikyo di Crateris


Grazie alla casa editrice J-Pop, sbarca in Italia Saint Seiya Next Dimension di Masami Kurumada, sequel (e in parte prequel) dello storico manga di genere shonen I cavalieri dello Zodiaco (Saint Seiya), che negli anni '80 ha narrato le avventure dei giovani difensori della dea Atena che combattono in nome della pace e della giustizia, protetti dalle costellazioni.

Non si tratta, va detto, di un ritorno in assoluto: dopo la produzione a partire dal 2002 di una nuova serie animata, Saint Seiya ha infatti vissuto quasi una seconda giovinezza sia in Giappone che in Europa. Ad esempio in Italia, oltre all'arrivo della nuova serie di action figure, si segnalano negli ultimi anni la pubblicazione dei due romanzi inediti a opera di Kappa Edizioni e dei due prequel a fumetti (Saint Seiya Episode G di Megumu Okada e Saint Seiya The Lost Canvas di Shiori Teshirogi) a opera di Planet Manga, oltre alla ristampa della serie originale in una perfect edition curata da Star Comics.

Nonostante questo, Next Dimension avrebbe tutte le caratteristiche per essere il prodotto più atteso del lotto: non solo, come si è detto, è un sequel ufficiale delle vicende narrate nalla serie classica, ma è anche la prima volta che l'autore Masami Kurumada torna a scrivere e disegnare in prima persona le avventure dei personaggi che lo hanno consacrato.

Precisiamo subito che il primo numero della serie si presenta come un lungo prologo ed è quasi integralmente ambientato nel passato, ai tempi di una guerra sacra che nel diciottesimo secolo contrappose la dea Atena e il dio dell'oltretomba Hades. I sacri guerrieri d'oro Shion dell'Ariete e Dohko della Bilancia scoprono dove si trova il corpo che ospiterà lo spirito di Hades nell'imminente guerra sacra. Si recano dunque a ucciderlo per vanificarne ogni proposito di dominio, ma lo spirito del Dio è ancora sopito e si trovano di fronte un ragazzino puro e gentile che risponde al nome di Alone. A sua protezione giunge Tenma, sacro guerriero di Pegasus, ignaro dell'oscuro destino del ragazzo.

Kurumada, come sempre, non è un autore particolarmente raffinato e il suo stile narrativo appare talvolta rozzo e sin troppo elementare, al punto che soprattutto nelle prime pagine si ha la sensazione che navighi un po' a vista e decida come fare evolvere l'intreccio mano a mano che esso avanza. Sul lato grafico poi si registra un'involuzione spaventosa del tratto del mangaka, che ci aveva abituati molto bene sia nelle ultime pagine del Saint Seiya originale, sia nelle sue opere successive (ad esempio su Bt'X).

Ciononostante, la lettura risulta piacevole ed evocativa e i disegni, pur nella loro imperfezione, trasmettono un senso di potenza e solennità che gli autori dei due prequel non riescono a ottenere, nonostante la maggiore raffinatezza tecnica. Il manga, caso unico per il panorama nipponico, è interamente a colori, e per quanto essi appaiano talvolta eccessivamente invasivi (specie negli sfondi) contribuiscono notevolmente a migliorare l'impatto dei disegni e a conferire alle varie scene la giusta atmosfera.

Insomma, con tutti i suoi difetti questo Next Dimension è un appuntamento imperdibile per i fan di vecchia data e potrebbe riservare interessanti sorprese nei prossimi numeri, ora che le basi sono state gettate e sembrano solide. L'edizione italiana è poi ottima sotto quasi tutti i punti di vista: la carta, patinata e resistente, valorizza alla perfezione i colori, lettering e onomatopee sono molto curati e l'adattamento è scorrevole senza risultare troppo pomposo.

Proprio a livello di adattamento, l'unica perplessità nasce dalla decisione di trasporre in italiano il sistema tutto giapponese dei ruby. I ruby sono dei caratteri che vengono talvolta affiancati a parole di cui si voglia "pilotare" la pronuncia. Per esempio le sillabe che compongono il termine seitoshi, che in giapponese significa "sacro guerriero", possono essere lette ciascuna in vari modi. E' così che nell'edizione giapponese di Saint Seiya a fianco alla parola seitoshi (in grande), vengono posizionati (in piccolo) dei ruby che indicano che la lettura corretta di quei caratteri non è quella classica, ma seinto, trasposizione nipponica della parola inglese saint. In questo modo, chi legge il manga giapponese dei cavalieri dello zodiaco sa che il termine va letto saint, ma che il suo effettivo significato è quello di seitoshi, cioè sacro guerriero.

Stranamente, questo stesso sistema viene applicato in questa edizione italiana, quindi troviamo anche in italiano dei dialoghi in cui di fianco all'espressione sacro guerriero viene indicata, in piccolo, la pronuncia saint (e lo stesso vale per altri termini come sacre vesti-cloth o guerrieri degli inferi - Specter). E' evidente che in italiano questa trovata perde in gran parte di significato, visto che il gioco di parole viene meno e resta solo la sensazione che sia mancato il coraggio di decidere se mantenere il termine fonetico oppure optare per il significato originale. Indecisione resa ancora più bizzara dal fatto che da nessuna parte nel volumetto è spiegata la natura dei ruby e di questa loro discutibile declinazione italiana.

Saint Seiya Next Dimension # 1
Masami Kurumada
160 pagine a colori
6,00 €

-------
Alessandro Diele (20/7/2010)