Miguel Ángel Martín

Giorni felici

Coniglio Editore


Giorni felici, recentemente pubblicato dalla Coniglio Editore, raccoglie le storie che Miguel Ángel Martín realizzò all’inizio degli anni ’90 per il supplemento dedicato ai bambini di un importante quotidiano spagnolo, “Diario 16”. Che Martín, l’autore di controversi fumetti come Anal Core, Snuff 2000, Psychopathia Sexualis (quest’ultimo oggetto nel 1998 di sequestro da parte della magistratura italiana; tutti e tre sono stati pubblicati da Topolin Edizioni, e attualmente di non facile reperibilità), abbia scritto in passato storie per bambini, può destare inizialmente qualche perplessità. Chi conosce i fumetti dell’autore spagnolo, sa che non lasciano via di scampo: Martín descrive un mondo assuefatto alla violenza e alle deviazioni sessuali, raccontato sempre con spietata lucidità e con il massimo distacco.

Anche questi micro racconti (molto spesso soltanto due tavole), che vedono i due fratellini Jerry e Tina alle prese con la vita quotidiana in un imprecisato futuro prossimo (che forse si può anzi già chiamare presente), sono tutt’altro che spensierati e ingenui. La realtà che Martín descrive, nonostante il tratto tondeggiante e cartoonesco, nonostante i deliziosi tenui acquerelli, è infatti decisamente poco rassicurante: maschere e scafandri per andare a scuola sotto le piogge acide (le stesse maschere dei sadici torturatori di Snuff 2000, solo con allegri motivi colorati), strani animaletti che escono dalle scatolette di pesce, cani da compagnia robot perennemente sorridenti nonostante l’incuria dei padroncini.

Giorni felici può sicuramente piacere anche ai bambini, perché dentro ci sono tante delle ossessioni e degli oggetti di fascinazione dell’infanzia; ma non sembrano affatto storie PER bambini. Martín infatti non usa il tono edulcorato con cui spesso si ritiene di dover parlare ai più piccoli: quanto a stile grafico e ritmo della narrazione, Giorni felici può tranquillamente essere accostato al resto della produzione dell’autore spagnolo, senza che si crei alcun tipo di cesura.

Quello che Martín descrive con la sua particolarissima tecnica narrativa, fatta di piccoli flash talvolta a prima vista insignificanti, sembra l’universo parallelo deforme e inquietante dei Peanuts: anche qui i protagonisti assoluti sono i bambini (gli adulti non si vedono mai, se non le mani), ma i ragazzini di Martín si distinguono per una ingenua crudeltà. Ma questa crudeltà, non appartiene forse a tutti bambini?

Miguel Ángel Martín ha vinto numerosi premi, sia in Spagna che in Italia; puoi trovare il suo sito QUI; un’intervista de Lo Spazio Bianco invece QUI. Segnalo inoltre una recente recensione di Luigi Siviero al precedente libro di Martín, Neuro Habitat.

Ps: in una delle storie c’è una “comparsata” di Brian, il protagonista dell’indiscusso capolavoro di Martín, Brian the Brain (Coniglio Editore), agghiacciante favola nera e postmoderna di un bambino dalla calotta cranica scoperchiata e dai poteri telecinetici.


Giorni felici
Miguel Ángel Martín
A colori
64 pagine
Coniglio Editore 2010

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Fabio Sera, 23 aprile 2010