Nell'era dei testi elettronici e della diffusione telematica, la presenza di "plagio" negli scritti è molto diffusa e, spesso, viene sottovalutata, specie dalle nuove generazioni, abituate fin dai primi anni di scuola a studiare facendo ricerche in rete e poco interessate a distinguere e segnalare i contenuti originali.

Il problema diventa ancora più preoccupante se si tratta di testi istituzionali, come le tesi universitarie, e, in alcuni casi, le conseguenze possono essere piuttosto gravi. Solo per fare un esempio, è molto recente la notizia che il Ministro della difesa tedesco si è dimesso perché la sua tesi di dottorato conteneva alcune citazioni senza che fossero annotate le fonti.

Proprio per contrastare questa tendenza, l'Alma Mater ha deciso di avviare l'utilizzo di un software anti-plagio: un sofisticato programma in grado di analizzare il testo e intercettare eventuali passaggi scritti con la tecnica del copia-incolla, indicando il livello di similitudine riscontrata con la fonte.

Il controllo sarà fatto direttamente dal docente supervisore della tesi sui capitoli consegnati in corso d'opera dallo studente. In caso venga riscontrato uno scorretto uso delle citazioni, non scatteranno sanzioni punitive, ma sarà chiesto al laureando di correggere utilizzando il virgolettato e segnalando in nota le fonti.

L'obiettivo del progetto, partito a metà febbraio dopo il via libera del Senato accademico, è prettamente educativo: l'Università ritiene importante insegnare un corretto utilizzo delle fonti e tutelare la qualità del lavoro scientifico e culturale degli studenti.

Il software, costato 20.000 euro, è stato messo a punto da un team formato da docenti, tecnici del Cesia e amministrativi appartenenti all'area Sistemi dipartimentali e documentali ed alle biblioteche.

Per ora la sperimentazione toccherà una ventina di corsi di laurea specialistica delle facoltà di Veterinaria, Scienze della formazione, Scienze politiche ed Economia, ma non si esclude che in futuro possa essere diffusa negli altri corsi e tra i dottorandi.