L'artista Hurricane ospite della residenza in Nosadella.due. propone una mostra con dieci nuovi lavori e una videoinstallazione. L’autore reinterpreta oggetti e dinamiche della vita di tutti i giorni che mettono in dubbio il concetto stesso di casa, non più guscio protettivo ma proiezione esasperata dell’inconscio dell’inquilino.

La casa, nata come rifugio e tana del mammifero-uomo, da tempo ha trasceso questa sua funzione basilare. La casa è un’estensione concreta del fisico e della mente di chi la abita, prolungamento psichico nell’impulso di riorganizzazione del mondo, barriera contro il caos. In casa, tutto ha un senso, un’economia, un motivo. Nella casa, tutto è rassicurante, ci rincuora – sì, ogni cosa è al suo posto.

La casa deve essere anche funzionale, come uno strumento. Efficiente nel liberarci dalle fatiche superflue. Ipertecnologica, con i suoi utensili robotizzati e le macchine che lavano, cuociono, asciugano, sterilizzano, regolandosi e programmandosi da sé. La casa lavora per noi. Ci solleva dagli ammennicoli quotidiani, di modo che noi possiamo dedicarci a ben più solenni imperativi…

È una lotta contro i mulini a vento, sembrano suggerire i quadri apocalittici e gioiosamente sovversivi di Hurricane: la casa forse non è mai veramente esistita, è soltanto un’illusione, miope e meschina, che prima o poi si ritorcerà contro chi vi ha visto un ideale di vita, un’oasi finale – giardino all’inglese e bianco steccato inclusi.

La mostra è visitabile da giovedì 19 novembre a domenica 22 novembre, giorno in cui siterrà un talk con l'artista alle ore 18.00.

Maggiori informazioni le trovate qui.