Una mostra che permette di dare visibilità al lavoro della Scuola di Fumetto e Illustrazione e per creare un ponte tra un percorso di formazione artistica all’interno dell’Accademia e la realtà professionale esterna. Obiettivo della mostra è quello di presentare alcuni lavori che, nati come tesi di laurea, vengono mostrati al pubblico e al mondo editoriale in quanto opere pienamente mature e, degne di pubblicazione.

Quest’anno la proposta diventa più eterogenea, sia per la varietà di stili, sia perché si espongono opere a fumetti ma anche di illustrazione, nella convinzione che questi due mondi siano sempre più intrecciati e contaminati nel panorama italiano e internazionale.

Il lavoro di Davide UrgoRotterdam Noir, è una storia che gioca con alcuni topoi del genere, ma vuole essere esplorazione di un “nero” più profondo, quello dell’ossessione, del sogno, di una visionarietà che può sfociare nella perdita di sé. Marianovella Sinicropi invece, conSamhain, si rivolge ad un pubblico più giovane, proponendo un romanzo di formazione di giovani streghe. La vicenda si rifà con consapevolezza a modelli già esistenti, ma ha un sua forza grazie alla freschezza del segno, alla cura per il dettaglio, alla vivacità dei dialoghi e delle situazioni e ad un sorriso ironico che arricchisce e rende personale la narrazione. Nel centenario di Spoon River, Roberto Cerreto ha realizzato una personalissima interpretazione dell’antologia di Edgar Lee Master. Alternando acrilico su carta a pennarello, le illustrazioni restituiscono una visione contemporanea alle atmosfere funeree del poema congelando l’orrore in una dimensione metafisica, pudica, ironica. Luca Tonin, invece, nell’illustrare il Barnabo delle Montagne di Dino Buzzati ha costruito un percorso iniziatico e conoscitivo per immagini e attraverso i Tarocchi di Jodorowsky è riuscito a piegare gli amori e le influenze visive del proprio immaginario a un percorso di senso tra simboli e colori.

L'inaugurazione con gli autori è prevista giovedì 19 novembre alle ore 19.00 nell'aula Magna dell'Accademia di Belle Arti di Bologna. La mostra è visitabile dal 20 al 27 novembre. 
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