Apre “INCONTEXT|conversione di residui urbani”, un progetto di interventi artistici in via Libia 72, nelle arcate del ponte, a Bologna.
INCONTEXT è un progetto collettivo di riappropriazione di un luogo dismesso, curato da Keita F. Nakasone e Nicola Amato. Si sviluppa dall’idea di trasformare un luogo in stato di abbandono in un’opera collettiva in cui una rovina acquista una forma “altra”. Il gruppo di artisti non reclama nulla per sé. Si limita a suggerire una riflessione sull’uso degli spazi urbani nella nostra epoca, cercando di accendere una luce sul riuso e intervenendo con una serie di interventi in dialogo con gli spazi e con il quartiere, coinvolgendo le diverse realtà intorno e facendosi anche punto di riferimento per gli abitanti.
Il gruppo di INCONTEXT, dopo aver effettuato una mappatura degli spazi in stato di abbandono sparsi per la città, è entrato in contatto con l’amministrazione comunale individuando insieme ad essa l’area dismessa delle arcate del ponte di Via Libia come adatta al progetto, e ha subito attivando un fitto dialogo con il quartiere San Vitale.
Gli artisti sono entrati negli spazi a metà ottobre e da allora stanno creando una serie di interventi, molti dei quali permanenti.
Il progetto ha vinto la prima edizione del Premio Roberto Daolio, voluto dalla famiglia del docente e critico d’arte e bandito dall’Accademia di Belle Arti di Bologna. Tra febbraio e marzo 2015 in concomitanza con l’assegnazione dei premi e con la mostra dei progetti selezionati gli spazi diventeranno luogo aperto a nuovi interventi e incontri, sede espositiva e di azione per gli altri progetti.
La fine di INCONTEXT, prevista per marzo, non sarà una chiusura, o riabbandono, ma piuttosto una restituzione al rione Cirenaica e alla sua memoria, con la speranza che in futuro quegli spazi vengano dati in gestione a una realtà locale, sociale o artistica, che mantenga le opere, usandole come parte della storia del luogo stesso.
per informazioni: 328 9514987
 incontext72@gmail.com
 keita.nakasone@gmail.com