Mercoledì 16 marzo 2011, alle ore 18 presso la Feltrinelli di piazza Ravegnana a Bologna, si terrà la presentazione del libro di Serafino D'Onofrio e Valerio Monteventi Berretta rossa Storie di Bologna attraverso i centri sociali (Edizioni Pendragon).

Ne parlano con gli autori padre Benito Fusco e Rudi Ghedini. Letture a cura di Mavi Gianni.

IL LIBRO
"Berretta rossa" è il copricapo dei birocciai che trasportavano barbabietole e ghiaia con il loro carretto, ma anche il nome di una via nel quartiere Santa Viola di Bologna, nonché quello del primo centro sociale occupato in città. Mescolando realtà e finzione e affidandosi alla propria memoria storica gli autori ripercorrono quasi quarant'anni di antagonismo bolognese. Dal Berretta rossa degli anni 1975-76, alle più recenti vicende di Isola nel Kantiere, Tpo, Livello 57, i centri sociali bolognesi sono stati laboratori di politica e cultura, fucine di lotte e di forme alternative di svago, ma anche, in primo luogo, aggregazioni di individui che hanno deciso di aderire a un comune insieme di valori. Una storia di ribellione e creatività, segnata da occupazioni, sgomberi, scontri e contestazioni di cui è importante rintracciare le origini perché, come sostiene Valerio Evangelisti nella prefazione, una ricostruzione delle storie individuali può aiutare moltissimo a ricomporre la storia complessiva, di Bologna e di tutta Italia. Il racconto dall'interno di esperienze di socialità, impegno e convivenza assolutamente fuori dai canoni.

GLI AUTORI
Nato a Napoli nel 1952, Serafino D'Onofrio vive a Bologna dal 1977. Ex ferroviere, si è occupato di sicurezza del lavoro. Consigliere comunale (per l'Altra Sinistra) nel periodo 2004-2009, è stato con Monteventi fiero oppositore della politica di Cofferati. Tiene una rubrica sul quotidiano «Il Resto del Carlino», dalla quale osserva e commenta tutto quello che accade sotto le due torri.
Nato a Bologna nel 1954, Valerio Monteventi è stato per undici anni operaio alla Ducati Moto e per venticinque il "pilone" in una squadra di rugby. A un esame dalla laurea, ha fatto scadere l'iscrizione a Giurisprudenza per dare vita, nel 1984, a una cooperativa editoriale che ha prodotto il giornale «Mongolfiera», una casa editrice e il quindicinale «Zero in condotta». Giornalista, dal 1993 al 2009 è stato consigliere comunale (indipendente) per Rifondazione comunista.