La Coconino Press è una casa editrice nata a Bologna nel 2000 dall'incontro tra Igort, già protagonista della scena fumettistica e personaggio eclettico capace di abbracciare varie esperienze artistiche, Carlo Barbieri, una lunga esperienza nella distribuzione editoriale, e Simone Romani, imprenditore discografico ed editoriale.

Il nome è preso dal paese immaginario dove abita Krazy Kat, la gatta mattacchiona creata da George Herrimann, uno dei fumetti più lirici e ispirati che siano mai stati disegnati.

Il progetto parte, oltre che da una grande passione, dalla necessità di colmare un vuoto editoriale esistente in Italia nei confronti di autori riconosciuti a livello internazionale, e di uscire dall'omologazione delle proposte più commerciali e ripetitive. Da qui la considerazione del fumetto come "forma contemporanea di romanzo", nel rispetto della complessità del linguaggio: raccontare non come derivazione della letteratura, ma creando romanzi per immagini, con una visione a lungo respiro che oggi sembra essere sempre più sentita in tutto il mondo. Naturalmente possono anche esserci storie corte, piccole schegge che seguono il tono, la lunghezza d'onda del racconto, lontane dalla tradizione del semplice intrattenimento con gag finale.

La sfida della produzione Coconino è quella di divulgare il fumetto d'autore, attraverso una scelta accurata di libri provenienti da culture diverse, spaziando fra Giappone, Usa ed Europa.

Tale produzione si sviluppa attraverso le collane Maschera Nera, Maschera Gialla, Manga Fantastico, Coconino Cult, Coconino Pop, Coconino Cahiers, Progetto 900, Nuovo Romanzo Europeo, Coconino Table Book, Ignatz, che si presentano tutte caratterizzate da una linea grafica estremamente accurata e con diversi formati capaci di definire e distinguere ciascuna singola collana. A tutto questo si aggiungono due riviste: Black, dedicata al noir nelle sue varie declinazioni con racconti a fumetti inediti in Italia e con vari punti di vista sul genere noir, e Mano, frutto di una ricerca trasversale attraverso generi e arti tenendo sempre il disegno come filo conduttore.

Nel 2005 il progetto più ambizioso è stata la realizzazione in co-edizione con partner francesi e spagnoli di "Little Nemo: Un secolo di sogni", un volume-tributo ideato tra Parigi e Bologna, a cui hanno collaborato autori di fama mondiale come Art Spiegelman, Katsuhiro Otomo, Craig Thompson e tanti altri, per rendere omaggio a "Little Nemo in Slumberland", il più importante fumetto della storia.

Tale attività editoriale ha riscosso svariati riconoscimenti. Tra i tanti, possiamo ricordare i numerosi premi come miglior editore (Premio Attilio Micheluzzi 2001-2002-2003), il premio "Albertarelli" 2003 all’autore Igort e quelli che forse ci inorgogliscono di più: il "Premio alla Resistenza" di Omagna al libro "Berlin: La città delle pietre" di Jason Lutes e il premio come miglior libro del 2003, attribuito dalla Fiera di Francoforte, al volume "5 è il numero perfetto" di Igort.

 

Dal 2009 Coconino Press ha stretto una solida alleanza editoriale con Fandango, la casa di produzione e distribuzione cinematografica di Domenico Procacci.