La piazza di Bologna si qualifica, già nei primi anni della riscoperta dei comics, anche come un polo di attrazione per mercanti e collezionisti, grazie alle mostre curate dall'associazione di appassionati ANAF (Associazione Nazionale Amici del Fumetto, antenata dell'attuale ANAFI), che hanno tra le altre loro sedi anche il centralissimo e prestigioso Palazzo di Re Enzo. In queste circostanze, nasce la rivista di approfondimento, studio e riscoperta di comics "Il Fumetto", inizialmente impaginata e stampata a Bologna dal fiduciario ANAF Alberto Lenzi che, nel 1971, prende anche l'iniziativa di stampare alcuni albi per il neonato circuito "amatoriale": gli "Albi ANAF - Collana Il Fumetto".
Opera di approfondimento portata tuttora avanti, e alla quale si sono affiancate altre iniziative proposte da associazioni culturali quali Hamelin, che dal 2001 organizza “bilBOlbul” progetto ad ampio raggio con lezioni di storia del fumetto, incontri con autori, presentazioni di libri, mostre, ecc; ed altre associazioni come Krazy Kat, Lexlutor e Mad Maxx, che contribuiscono alla divulgazione culturale con le loro attività.
Fondamentale per la città è l'annuale Fiera del Libro per Ragazzi, che ospita un panorama internazionale dell'editoria specifica, dando molto spazio anche a editori di fumetti, soprattutto (ma non solo) europei. Dagli anni Settanta, sotto l’impulso di Francesca Ferrari, la “Fiera” ospita anche esposizioni specifiche di Fumetto, curate da Claude Moliterni, Stefano Bartolomei, Gualtiero Schiaffino e dal sottoscritto. Il richiamo delle giornate primaverili della Fiera non ha eguali, nel mondo, per gli operatori del settore che desiderino vendere e acquistare diritti, al punto che l'appuntamento bolognese diviene davvero irrinunciabile. Forse anche per questa importante presenza, le rassegne specifiche di Fumetto a Bologna non assumono dimensioni imponenti come altrove, rimanendo "all'ombra" della Fiera del libro per ragazzi. Ma le iniziative fervono e sono costanti, per tutto il corso dell'anno. Non è un caso che a Bologna sorga, tra gli altri, uno dei più importanti negozi di comics del panorama nazionale, quell’Alessandro Distribuzioni (fondato da Alessandro e Marina Pastore) che oltre a fornire un servizio di diffusione di libri e pubblicazioni varie in tutta Italia (anche grazie al catalogo di prenotazione “AD Anteprima”) si trasforma presto in editore, pubblicando opere originali e traducendo personaggi franco-belgi celebri come Michel Vaillant, Spirù, Lucky Luke, Gaston Lagaffe. Attualmente, l’eredità di Alessandro Distribuzioni è raccolta dall’etichetta Alessandro Editore, che ha Jodorowsky, Gibrat e Bilal tra gli autori in catalogo.
Sempre in tema di negozi, Bologna accoglie anche la Libreria per Ragazzi Giannino Stoppani, tra le prime in Italia in questo settore. Il gruppo di Grazia Gotti, Tiziana Roversi e Silvana Sola, con altri compagni di viaggio, contribuisce, col suo volume Naufraghi a Granconia, al lancio della talentuosa Francesca Ghermandi, fumettista e illustratrice (“Il Manifesto”, “L’Unità”, “Cyborg”, “L’Echo des Savanes”) formatasi alla Scuola Zio Feininger, che negli anni Ottanta annovera tra i suoi insegnanti Pazienza, Igort, Mattotti, Brolli e Carpinteri. Dal ’93 in poi, l’autrice avvia sulle riviste americane “Rubber Blanket” e “Zero Zero”, gli episodi del ciclo a fumetti Suburbia, pubblicato successivamente anche Italia sulle riviste “Mano” e “Black”. Autore dei testi è Massimo Semerano, fumettista completo anch’egli residente a Bologna, e facente parte con Omar Martini e Alberto Corradi del gruppo delle edizioni Black Velvet.
La Scuola Zio Feininger, insieme alla Nuova Eloisa, attiva dal 1976, sono state comunque le antesignane delle attuali scuole di fumetto attive a Bologna, quali Humpty Dumpty, organizzata dalla Kappa edizioni, che ha istituito anche il concorso “8 tavole per Mondo Naif”, che dà la possibilità a giovani esordienti di pubblicare sull’omonima rivista, e il Corso di Fumetto dei Giardini Margherita, organizzato dal gruppo Lexlutor con in testa Piero Ruggeri e dall’associazione Giardini Margherita, responsabili anche del concorso “Arena!”, che ha rappresentato, insieme a “Iceberg” (concorso biennale, aperto a tutte le forme artistiche e con una sezione dedicata al fumetto, organizzato dal Comune di Bologna), un’importante vetrina per molti giovani artisti.
La relazione tra città e fumetto è, negli anni, così tentacolare e complessa che si corre il rischio di trascurarne dei pezzi importanti. Prendiamo, ad esempio, il pionieristico "Bollettino degli Amici del Fumetto", da una cui costola ha origine la longeva rivista di informazione e approfondimento "Fumo di China". Attualmente in edicola ogni mese, è gestita a Rimini da Paolo Guiducci, Valentina Semprini e Stefano Gorla, e la collaborazione di Sergio Rossi, anch'egli bolognese di adozione. Dall’originaria "Fumo di China" made in BO, prenderanno le mosse, all’inizio degli anni Ottanta, alcuni critici e operatori della generazione successiva a quella degli appassionati dell'ANAF. Oltre al "nume tutelare" e fondatore Franco Spiritelli (Spiri), vi contribuisce anche Andrea Plazzi, futuro fondatore dell'etichetta PuntoZero, editrice in Italia delle opere del Maestro americano Will Eisner. Su "Fumo" muove i primi passi anche il giovanissimo Marco Marcello Lupoi, superesperto di comics americani che passerà a lavorare ben presto alla Labor Comics e poi alla Star Comics. Infine, Lupoi sarà tra i fondatori della Marvel Italia, che ha festeggiato nell'aprile di quest'anno il suo primo decennale di successi (ora sotto l'ombrello della Panini Comics, che ha la sua sede a Modena).
Una città così sensibile al Fumetto, doveva necessariamente distinguersi anche a livello universitario, consegnando, prima nel mondo, una laurea ad honorem a un fumettista. L’evento ha luogo il 10 aprile 1997, con la consegna a Giovan Battista Carpi, creatore di Nonna Abelarda, del buon diavolo Geppo e della grafica del disneyano Paperinik, di una laurea in Scienze dell’Educazione, consegnata dal Magnifico Rettore Fabio Roversi Monaco su proposta di Antonio Faeti. In quella occasione, la più antica Università del mondo riconosceva la validità comunicativa e formativa del Fumetto, affrancandolo una volta per tutte dalla stupida diffidenza con la quale in altri tempi (non poi così remoti) insegnanti ed educatori l’avevano osservato.
E da questa laurea, dal valore fortemente simbolico, si arriva nel 2004 alla nascita del primo corso sperimentale in Fumetto e Illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Bologna, con Antonio Faeti come referente scientifico, Enrico Fornaroli, Carlo Mauro, Daniele Brolli, Otto Gabos, Vanna Vinci, Onofrio Catacchio, Carlo Branzaglia e Roberto Daolio, tra gli insegnanti, e con iscritti provenienti da tutta Italia.